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    “La cultura è la nostra corazza, la nostra armatura” Marco Spagnoli ospite della terza giornata al Magna GræciaExperience

    Durante la terza giornata del Magna Græcia Experience i ragazzi hanno assistito alla proiezione del docu-film L’arte della guerra, diretto da Marco Spagnoli che è stato nostro ospite nella mattinata di ieri.

    L’arte della guerra è un documentario di Tiziana Lupi e Marco Spagnoli girato tra Italia e Ucraina. Ha seguito il lavoro di chi allo scoppio della guerra, si è mobilitato per mettere in sicurezza tutte le opere d’arte e si è anche chiesto il perché, in caso di guerra, distruggere e depredare le opere d’arte sia uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori nel tentativo di eliminare la cultura di una nazione per annullarne la memoria.

    Marco Spagnoli al Magna Grecia Experience – Foto di Cristina Nifosi

    L’arte può salvare le persone

    “L’arte è una forma di espressione, di bellezza dell’umanità che in qualche modo ci protegge da sempre dalle barbarie e secondo me può salvare le persone, l’arte può salvare.” L’arte è un concetto particolare, tutto può essere considerato arte se trasmette qualcosa a chi la osserva, tutti i punti di vista sono importanti e ognuno può interpretarla come vuole.

    Spagnoli non ha parlato solo di arte, ha incoraggiato i ragazzi a seguire i propri sogni senza alcuna paura di fallire: “E’ il talento a plasmare la vita, ma la realtà è che è vero il contrario: è la vita che plasma il talento. Le persone tirano fuori il meglio di loro stesse di fronte alle più disparate situazioni, anche estreme”.

    Distruggere il patrimonio artistico di una Nazione come nutrimento per l’ego

    “L’unico modo per far capire il valore di quello che si ha è perderlo, in un certo senso”, Spagnoli ha risposto alla domanda di uno dei ragazzi che ha chiesto se la deturpazione delle opere d’arte e dei monumenti sia legata anche ad una questione di ego per i soggetti o le popolazioni che compiono queste barbarie “siamo talmente abituati all’arte e ai monumenti che abbiamo nel nostro Paese che non riusciamo a capire fino infondo cosa vorrebbe dire perdere un monumento o un’opera d’arte che storicamente ci appartiene e ci rende la nazione che siamo oggi. L’arte si può trovare in ogni cosa, il saper capire e apprezzare l’arte può solo salvare le persone, quando è possibile. La cultura è la nostra corazza, la nostra armatura. Serve a proteggerci dal mondo e ci aiuta a relazionarci ad esso”.

    Foto di Antonio Raffaele

    Durante l’intervento con il regista, moderato da Eugenia Ferragina in compagnia di alcuni ragazzi, il regista ha raccontato frammenti della sua vita e storie che, anche se non lo hanno coinvolto in prima persona, lo hanno toccato e citandole ha voluto dare un motivo in più alla platea che ieri mattina lo ha accompagnato nel suo bellissimo intervento, a sacrificarsi per raggiungere i propri obiettivi: “Le storie di successo, nate per caso, sono comunissime proprio perché tanti artisti non hanno mollato. Se voi siete disposti a sacrificarvi, a studiare e a difendere tutto quello in cui credete, che vi appassiona e che vi fa emozionare anche di fronte a persone che non vi capiranno, non è impossibile raggiungere quello che volete”.

    Il Magna Græcia Experience sta regalando pillole che i ragazzi porteranno sempre con loro, importanti per affrontare situazioni a volte difficili perché in un’età fragile e particolare, all’insegna dell’insicurezza e del sentirsi costantemente giudicati per scelte che a volte potrebbero sembrare sbagliate, anche se alla fine come ci hanno sempre insegnato, è proprio sbagliando che si impara.

     

     

     

     

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