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    MGFF 21: Riassunto della settima giornata del festival

    Giovanni Minoli intervista Paolo Bonolis. Questo l’appuntamento clou della settima giornata del Magna Grecia Film Festival targato 2021 che ha visto, ancora una volta e tra gli altri, la presenza attiva di alcuni grandi personalità del panorama cinematografico nazionale ed internazionale quale il regista e pittore Peter Greenaway, protagonista della seguitissima Masterclass ospitata presso il Supercinema di Catanzaro.

    Sul Red carpet catanzarese anche Alice Filippi regista del film in concorso per le opere prime e seconde italiane “Sul più bello” e due dei protagonisti del cast Gaja Masciale e Jozef Gjura.

    Tra loro, anche Jacopo Gubitosi, general manager del Giffoni Experience che assieme al papà Claudio, fondatore e direttore del Giffoni Festival e già impegnati nella collaborazione coi vari festival del territorio, ha abbracciato la causa di Gianvito Casadonte e a breve dovrebbe anche partire una collaborazione tra le due maggiori kermesse cinematografiche italiane.

    MGFF 18: Giovanni Minoli intervista Paolo Bonolis

    Giovanni Minoli intervista Paolo Bonolis

    Paolo Bonolis si apre al pubblico del Magna Grecia Film Festival. Intervistato dal giornalista e commissario straordinario della Film Commission Calabria, Giovanni Minoli. Tanti i punti toccati dallo showman che nell’occasione ha anche presentato il suo libro “Perché parlavo da solo” il cui ricavato verrà interamente devoluto al progetto “Adotta un angelo” del Ce.R.S. onlus per l’assistenza domiciliare e gratuita per bambini con gravi disabilità.

    Una biografia intima la sua, a partire dal titolo scelto che altro non è che il vero essere dello stesso Paolo che per nascondere il desiderio di parlarsi, ha cominciato a parlare a tutti e ognuno e la cosa, ha decisamente funzionato. Dalla parola, al piacere di condividere il sorriso e di divertirsi con il suo pubblico. Cuore grande, mente aperta, consapevolezza della difficoltà del mondo che viviamo. Tutti concetti evidenziati durante la sua lunga intervista passando dal rispetto delle regole, alla necessità universale a vaccinarsi e al green pass poiché:

    “la libertà deve necessariamente essere limitata da qualcosa per essere realmente considerata tale”.

    Paolo Bonolis

    Dalla velocità dei nostri tempi che fa perdere ai ragazzi di oggi il concetto di fatica e il godersi delle cose: “Se non facciamo fatica ad ottenere ciò che vogliamo, non siamo neppure in grado di apprezzarla”, dalla pigrizia della natura umana e all’avanzare della tecnologia. “La tecnologia è utile se usata e non abusata” ha detto, riferendosi in particolar modo alla perdita oggi giorno, di sempre più competenze e anche della possibilità per i giovanissimi, di annoiarsi.

    Una necessità di certo non banale la noia, poiché fa scattare nella persona la voglia di pensare ed adoperarsi nel fare qualcosa e che certo non è stare davanti ad uno schermo o ad un piccolo monitor a giocare. Tanti altri poi ancora i temi affrontati e che sono andati dal valore della fedeltà ai rapporti di coppia; dall’amicizia alla fede cristiana fino all’incontro col Papa.

    Paolo Bonolis durante l’intervista al MGFF 2021

    La conferenza stampa

    Due gli incontri mattutini con i protagonisti dei film in concorso nelle varie sezioni. Ad aprire i lavori moderati da Antonio Capellupo, il regista Antonio Pisu di “Est – Dittatura last minute” e la collega Francesca Borghetti per il documentario “Climbing Iran”.

    Un film dal successo straordinario quello di Pisu che lo ha già visto presente in oltre 40 rassegne cinematografiche.

    “Un lavoro magico che se da una parte ha saputo trovato il favore del pubblico, dall’altro è riuscito a fare superare le paure e i limiti della pandemia”.

    Antonio Pisu

    Una struttura valida poggiata su solide fondamenta, ma anche forte delle esperienze sul campo e delle nuove scommesse con la presenza di “artisti giovani e nuovi al mondo del cinema” quali, ad esempio, Lodo Guenzi.

    L’altro incontro con la stampa, quello con la regista del documentario “Climbing Iran” Francesca Borghetti. Un docu-film improntato sul coraggio e forza delle donne e, in particolare, della scalatrice Nasim Eshqi che, per arrivare alla vetta e assaporare il gusto della libertà, ha sfidato il tempo e le vette più alte delle montagne dolomitiche abbattendo pregiudizi culturali e di genere. Un grande messaggio che si cela tra i frame del suo lavoro, e un rande esempio per valorizzare il concetto con che la forza della mente e della volontà umana nessuna cosa ha un limite.

    Masterclass di Peter Greenaway

    Peter Greenaway durante la masterclass

    Protagonista della Masterclass il regista, sceneggiatore e pittore Peter Greenaway. Di grande impatto la lezione dedicata al suo pubblico e arricchita con la proiezione di clip esplicative.

    Studioso e artista a tutto tondo, Greenaway che non ha nascosto il suo amore per l’Italia e l’ammirazione e il rispetto per la sua grande storia artistica, si è soffermato a lungo sul valore delle immagini e su quell’ ”arnese”, la matita, grande amico dei bambini per disegnare e sviluppare la propria immaginazione. Ma troppo presto sostituita da altri oggetti che minano il buon sistema educativo.

    Per Greenaway, infatti, dare vita alle immagini è indispensabile poiché la parola senza il vedere è nulla. Non se ne può fare a mano.

    “La scenografia, i montaggi ma, soprattutto le immagini belle e potenti, rendono tutto più eccitante”

    Peter Greenaway

    Come in modo distorto, oggi tutti possono diventare registi con in mano una telecamera, un computer o un semplice cellulare. Tutti possono abbracciare le nuove tecnologie e inventarsi qualcosa, ma alla base ci deve essere sempre la matita, quella dei cartoons. E su questa consapevolezza, meglio descritta attraverso la visione attenta dei suoi lavori, si basa anche la sua idea di volere lavorare per spingere il cinema sempre più verso l’utilizzo delle immagini e meno sul parlato.

    Magna Graecia Award

    Gianvito Casadonte e Giovanni Minoli con la Colonna D’oro del maestro Affidato

    Tre gli awards della settima giornata del Magna grecia Film Festival di Gianvito Casadonte. Tre colonne d’oro realizzate dal maestro orafo Michele Affidato e consegnate agli artisti da Antonio Affidato, andate rispettivamente al premio oscar Peter Greenaway, al giornalista e autore televisivo Giovanni Minoli, e al conduttore, showman e autore televisivo Paolo Bonolis.

    A Peter Greenaway: “Per essere riuscito, nella sua lunga carriera, ad abbracciare il legame indelebile tra la terza arte (la pittura) e la settima arte (il cinema). E’ da sempre uno dei più grandi innovatori e sperimentatore nei campo audiovisivo, capace di utilizzare l’arte figurativa per analizzare a fondo i vizi, i desideri, i sogni e gli incubi dell’essere umano. È un maestro dal tratto unico e irripetibile”.

    A Paolo Bonolis: “Per avere fatto sorridere intere generazioni con la sua ironia colta, mai banale prima di sovrastrutture. Per avere saputo cambiare il linguaggio televisivo e avere offerto spunti di riflessione verso temi troppo spesso tralasciati dai media. Per avere scritto di suo pugno pagine indimenticabili dello spettacolo e della cultura”.

    Concorso Documentari: “Nido di Seta” di Vittore Ferrara e “100 anni della Calabria” di Luca Martera

    E se tanti sono stati gli spunti di riflessione sui concetti espressi dagli ospiti del MGFF all’area Porto, altrettanto lo sono stati quelli venuti fuori dalle programmazioni ospitate ad Chiostro San Giovanni dove l’attenzione per la sezione documentari è caduta sul paesino di San Floro, in provincia di Catanzaro, con la storia della cooperativa “Nido di Seta” raccontata nel lavoro di Vittore Ferrara.

    Una straordinaria storia d’amore e attaccamento alla propria terra di Calabria, che nel 2013 ha spinto Miriam Pugliese, Giovanna Bagnato e Domenico Vivino a recuperare cinque ettari di terreno, tremila gelsi e un museo della seta al fine di valorizzare l’agricoltura calabrese da un lato, e l’artigianato locale e l’accoglienza dall’altro.

    Il secondo appuntamento al Chiostro è stato invece interamente dedicato allo sceneggiatore, regista e documentarista Luca Martera che attraverso un docufilm dal vivo dedicato ai 100 anni della Calabria, ha raccontato storie e personaggi della sua terra.

    “nessuno prima ha avuto il coraggio di raccontare per questioni di opportunità politica”.

    Luca Martera

    Focus su Greenaway con il documentario “L’alfabeto di Peter Greenaway” di Saskia Boddeke

    Saskia Boddeke e Silvia Bizio

    Protagonista dell’appuntamento al Supercinema di Catanzaro, assieme alla giornalista Silvia Bizio, l’incontro con Saskia Boddeke che ha anticipato la proiezione del documentario “L’alfabeto di Peter Greenaway”.

    Lo straordinario lavoro umano e artistico compiuto da Saskia Boddeke, moglie di Greenaway, attraverso il quale racconta “dalla A alla Z”, le fragilità e la mancanza d’affetto sofferta da bambino dal marito. Lo scambio generazionale e il punzecchiamento della figlia Zoe (detta Pip) che domanda al papà se è autistico. Da qui un lavoro straordinario intelligentemente strutturato tra verità, ironia e sperimentazione.

    Domani è un altro giorno

    Il programma della ottava giornata (7 agosto 2021):

    ARENA PORTO
     ore 21.30
    “Regina” di Alessandro Grande e incontro con il regista, Francesco Montanari, Ginevra Francesconi.

    SUPERCINEMA
    – ore 19.00
    Documentario “Obama dream” di Francesco Paravati e incontro con il regista.
    – ore 21:00
    “Due” regia di Filippo Meneghetti

    CHIOSTRO S. GIOVANNI
    – ore 18:00
    MASTERCLASS di Paul Haggis
    – ore 21.00
    “Rughe” regia di Maurizio Paparazzo e incontro con il regista.
    – ore 22:00
    “In prima linea” di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso e incontro con i registi.

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