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    MGFF 22: Riassunto della quarta giornata del festival

    E’ stata la giovanissima cantante Giulia Penna ad anticipare, con il suo nuovo singolo “Sospesa”, la proiezione del quarto film in concorso per la sezione Opere prime e seconde italiane, “Gli anni belli” di Lorenzo D’Amico De Carvalho.

    Tommaso Megna, Giulia Penna, Beatrice Grannò

    La cantante, già ospite nelle edizioni passate al Mgff , in questa edizione è stata omaggiata anche della “Vela del successo” della gioielleria Megna. Un modo gentile per ringraziarla per la sua presenza e augurarle lunga carriera, quella che la stessa ha intenzione di perseguire affermando che c’è ancora tanta musica nel suo futuro.

    Nastri rosa LILT nella quarta serata

    I tanti nastri rosa sfoggiati sul petto per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella.

    Di fatto, è stato il fiocco della Lega italiana per la lotta contro i tumori il grande protagonista della quarta giornata del Magna Grecia Film Festival che, nell’anno in cui decorre il suo centenario di presenza forte sul territorio nazionale, ha visto tutti i protagonisti della serata coinvolti nella campagna di informazione ed educazione.

    Solo lo scorso anno sono state registrate ben 55.000 nuove diagnosi di carcinomi. A parlarne alla presenza della presidente Lilt Catanzaro e vicepresidente nazionale, Concetta Stanizzi, la conduttrice della Kermesse Carolina di Domenico e lo stesso direttore artistico Gianvito Casadonte, che ha esortato il pubblico catanzarese a

    “programmare il futuro guardando avanti con ottimismo e cercando di fare qualcosa di buono”

    poiché, come recita lo stesso slogan: “Prevenire è vivere, e questa guerra la si può vincere”.

    Open Stage: un’opportunità per i talenti

    Altro momento di condivisione sociale, è stato sottolineato dalla presenza di Ugo Vivone, fondatore di “Officine Buone”.

    Carolina Di Domenico, Beatrice Grannò, Ugo Vivone

    Con l’iniziativa di volontariato che porta la musica negli ospedali, Vivone ha illustrato il nuovo ed interessante progetto nato dall’idea romantica di un 18enne recluso in casa durante la pandemia, e che di fatto ha dato vita al nuovo “Open Stage”.

    Uno sportello (15 in tutto il mondo) al quale si può accedere e, attraverso decine di totem collegati tra di loro in tutto il Paese, si può esprimere la propria arte canora.

    “Una bella alternativa ai talent”

    ha affermato Ugo Vivone, sottolineando che il progetto partito nella metropolitana di Milano, fa oggi registrare circa 250 concerti al mese.

    Sul palco dell’Arena ancora tanti ospiti

    Rimanendo sul tema narrazione, altro momento interessante è stato quello della presenza della scrittrice Elisabetta Darida, autrice de “Intolleranze elementari” e omaggiata della “Vela del successo” di Tommaso Megna, per avere in modo schietto e preciso

    “puntato il dito contro la diversità che disturba. Un affresco graffiante tracciato con una scrittura fluida e incisiva che non fa sconti, perché dietro all’ironia sottile che lo permea, si cela tutta la pesantezza dell’intolleranza, sia essa subita o inflitta”.

    Un manoscritto verità il suo, che potrebbe un domani diventare opera cinematografica, che la stessa autrice non definisce tale poiché in ogni storia narrata ci ritrova dentro un pezzo di se stessa.

    Dalla narrazione all’informazione, per sottolineare l’impegno di chi ha fatto della notizia la sua ragion d’essere, a calcare il red carpet è stato il giornalista e direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. A lui la Colonna d’oro del maestro orafo Michele Affidato, consegnata dal suo maestro e già direttore del Tg2, di Rai 1 e Rai Sport, Mauro Mazza.

    Gianvito Casadonte, Paolo Petrecca, Mauro Mazza

    E ancora, la presenza del giornalista, musicista e autore Tv, Leonardo Metalli, autore del documentario “Lucio chi sei? Il folletto geniale”.

    Cortometraggio sulle mille vite di Lucio Dalla, presentato al Supercinema di Catanzaro e riproposto in poche battute sul palco del Porto dove l’autore ha ricordato l’uomo e non l’artista. Quello che in pochi hanno avuto l’onore di conoscere  poiché

    “Lucio Dalla non è stato un artista dalle mille canzoni di successo, bensì un uomo di grande umanità”

    Poi un saluto al pubblico presente e l’affermazione di come il Festival sia “capace di raccontare una terra di successo e grandi talenti”.

    Il regista di teatro e narratore Francesco Pileggi per la presentazione del suo libro “Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer”.

    Lorenzo d’Amico de Carvalho, Luca Attadìa, Andrea Benefico, Anne-Riitta Ciccone, Mariadea Galiano

    La serata, alla presenza di alcuni dei protagonisti del film, oltre che del regista Lorenzo D’Amico De Carvalho e della sceneggiatrice Anne-Riitta Ciccone è poi proseguita con la proiezione dell’opera italiana “Gli anni belli” ospitata sul grande schermo dell’area Porto.

    Intanto in Centro Storico…

    Il Chiostro San Giovanni di Catanzaro ha ospitato invece la proiezione il documentario “Non sono mai tornata indietro” di Silvana Costa, mentre al Supercinema sempre nel centro città, è stata la volta dell’opera internazionale “Princess of the row” di Van Maximilian Carlson.

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