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    MGFF 22: Riassunto della sesta giornata del festival

    Ancora cinema, ancora musica, ancora cultura ma, soprattutto, ancora condivisione di un’arte, quella cinematografica, che scende tra la gente e assieme alla gente si racconta.

    Nell’attesa del grande giorno dedicato alla star internazionale Richard Gere, numerosi sono stati gli eventi che hanno caratterizzato la giornata numero sei del Magna Grecia Film Festival a partire dalla Masterclass dell’attore statunitense Jeremy Piven, ospitata presso il Chiostro San Giovanni e curata dalla giornalista e amica del Mgff, oltre che membro della Hollywood Foreign Press Association, Silvia Bizio.

    Masterclass di Jeremy Piven

    Ad anticiparne i lavori dando il benvenuto al vincitore dell’Emmy Award e del Golden Globe per la serie Tv “Entourage”, il commissario della Fondazione Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

    “Questo con Jeremy Piven è solo un altro dei momenti importanti promossi dal Magna Grecia Film Festival che da ben 19 anni porta avanti con grande impegno, passione ed eleganza una manifestazione che non è solo cinema ma vera e propria occasione formativa”

    Ha affermato Grande, aggiungendo che questo è solo:

    “Uno dei tanti motivi che ha spinto la Film Commission, per la prima volta, è stare vicina a Gianvito Casadonte e al suo progetto, sostenendo il festival che nasce e si sviluppa su una matrice culturale eccellente”.

    Ritornando alla Masterclass, l’attore figlio d’arte divertito dall’essere “Il primo ebreo a conversare sulla sua storia in una chiesa”, ha rivelato le difficoltà del settore e di un successo arrivato tardi.

    L’affermazione per lui, infatti è arrivata solo dopo un ventennio di studio e duro lavoro, passando da uno stato di solitudine e povertà, ad uno di fama ed ammirazione. La stessa, che lo ha ora portato al Festival del Cinema calabrese, ad essere premiato con la Colonna d’Oro simbolo del Mgff realizzata dal maestro orafo Michele Affidato.

    Un calcio senza bandiera: l’incontro con Massimo Mauro

    Alessandro Russo e Massimo Mauro

    Il denso pomeriggio della sesta giornata è proseguito, nel Chiostro del San Giovanni di Catanzaro, nell’incontro-dibattito su “un calcio senza bandiera” con l’ex calciatore e commentatore sportivo Massimo Mauro.

    Cresciuto nel Catanzaro e approdato in “Serie A” negli anni ’80 con la maglia della sua città, Mauro ha dialogato con Alessandro Russo innanzi al pubblico di appassionati catanzaresi.

    Sul palco dell’Arena ancora tanti ospiti

    A chiamare Piven sul palco assieme alla conduttrice Carolina Di Domenico, l’amica di sempre Eleonora Pieroni.

    Jeremy Piven ed Eleonora Pieroni

    Modella e attrice italiana quest’ultima, impegnata a valorizzare e promuovere all’estero il Made in Italy, a partire dagli Stati Uniti dove attualmente vive assieme al marito, lo stilista Domenico Vacca e da dove parte per portare avanti l’artigianalità, l’eleganza e l’inconfondibile stile italiano nel mondo.

    Ma se la Pieroni promuove il tocco italico, il marito Domenico Vacca lo crea grazie agli insegnamenti della nonna, proprietaria nei primi anni del secolo scorso, di un atelier ad Andria.

    Intervistato sul Parlo dell’area Porto del quartiere marinaro dal critico cinematografico Antonio Capellupo, il fashion designer delle celebrietes di Hollywood e noto negli ambienti per essere “la Ferrari della moda”.

    Anton Giulio Grande, Domenico Vacca, Gianvito Casadonte

    Vacca ha all’attivo la realizzazione dei guardaroba di oltre 50 film di Hollywood. Prestato alla moda dopo avere lasciato la Puglia, sua terra natia dove svolgeva l’attività di avvocato di diritto internazionale, ha trovato fortuna a Los Angeles dove, a bussare alla sua porta a seguito dell’apertura del suo primo brand di moda, è proprio il cinema con la commissione da parte di alcuni costumisti a realizzare gli abiti di scena del film “American Gangster”.

    Da qui la sua ascesa nel mondo della moda e del cinema consapevole che:

    “gli attori sono delle tele bianche su cui dipingere”

    Anche per lui al Magna Grecia Film Festival, la Colonna d’Oro alla carriera consegnata dal commissario della Film Commission e stilista haute couture per Tv e fiction, Anton Giulio Grande.

    Altro Magna Grecia Award per il “prezioso lavoro regalato al cinema mondiale” è andato a Michael Radford. A calcare il red carpet con moglie e figli, il registra e sceneggiatore de “Il postino”, già protagonista della conferenza stampa mattutina in cui si è dichiarato anche un po’ figlio di Napoli e della Calabria.

    Michael Radford e Antonio Capellupo (sullo sfondo)

    Ha voluto ringraziare il Festival di Gianvito Casadonte e complimentarsi con tutti i calabresi nel mondo per il calore nell’accoglienza e la spiccata genialità. In particolare ha detto:

    “Ho imparato ad amare la Calabria e la sua gente grazie a Gerardo. L’attore di Kalavrìa, controfigura nelle scene in bici del grande Massimo Troisi ne “il Postino” appunto, all’epoca già debilitato dalla malattia”

    che poco più tardi lo strappò alla vita terrena.

    Leonardo Metalli

    E ancora, Colonna d’oro alla carriera per il giornalista Leonardo Metalli, autore del documentario “Lucio chi sei ? Il folletto geniale” dedicato alla vita e alla musica del grande Lucio Dalla.

    Metalli si è detto già impegnato nella stesura di un progetto che vedrà protagonista l’indimenticato cantautore, chitarrista e compositore Pino Daniele.

    Una serata ricca quella del sesto appuntamento del Magna Grecia Film Festival che è proseguita sul palco del cinema e della solidarietà.

    L’edizione 2022 del Mgff dedicata alla Lilt non ha mancato di rinnovare il focus sulla prevenzione oncologica e lotta ai tumori.

    A salire sul palco anche la prima dei membri della giuria internazionale, Nadia Tereszkiewicz.

    da sx: Beatrice Grannò, Carolina Di Domenico, Nadia Tereszkiewicz, Gianvito Casadonte

    Componente femminile della sezione giudicante presieduta dal regista e produttore televisivo statunitense John Landis, la Tereszkiewicz ha spiegato quanto sia importante lo scambio di opinione tra gli addetti ai lavori, la ricerca dell’autenticità e il sapere parlare al pubblico attraverso la scena.

    Elementi questi, che l’attrice franco-finlandese ha potuto riscontrare in tutte e cinque le opere prime e seconde internazionali in programma.

    Momento clou della serata che, naturalmente, ha visto la presenza sul palco della madrina Beatrice Grannò.

    Molto attesa per l’esibizione musicale di Malika Ayane e per la presenza di uno straordinario Ricky Tognazzi, figlio ed erede artistico del grande e indimenticabile Ugo Tognazzi al quale quest’anno è stato dedicato il festival.

    Ad entrambi la Colonna d’Oro del Festival (per la Carriera e per il Cinema) realizzata dal maestro orafo Michele Affidato.

    Gianvito Casadonte, Beatrice Grannò e Malika Ayane

    Performance musicale per Malika Ayane che ha regalato al pubblico catanzarese il suo nuovo singolo “Una ragazza” anticipata dalla conversazione con Carolina di Domenico sul rapporto tra musica e cinema e il connubio voce-immagine e momenti di ricordi e condivisioni con Ricky Tognazzi.

    A concludere la serata, con l’ultimo red carper in programma, il regista de “Il ghiaccio” Alessio De Leonardis e l’attore Vinicio Marchioni protagonisti, entrambi, del consueto incontro in mattinata con la stampa.

    Carolina Di Domenico, Vinicio Marchioni, Alessio De Leonardis
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